martedì 12 agosto 2008

Attenzione all'idoneità delle motivazioni

All'inizio dell'articolo precedente, si è osservato che la motivazione è una spinta emotiva che, se idonea, facilita ogni attività umana. Cosa significa l'inciso "se idonea"? Il fatto è che non ogni motivazione facilita ogni attività umana. Esempio: il mio principale mi ricatta: "O lei impara l'inglese o dovrò cercare un altro che svolga il suo lavoro". Allora, mi iscrivo ad un corso di inglese. Secondo voi, quante possibilità avrò di riuscire a seguirlo con successo? E' evidente che la motivazione che nasca in un contesto percepito come umiliante raramente produrrà i risultati attesi. Anzi: senza sapermi spiegare il perché, è possibile che, durante le lezioni, io mi ritrovi ad essere più lento, distratto e confuso di quanto sia in qualsiasi altra attività, come se tentassi un autosabotaggio inconsapevole, forse per difendere o ribadire la mia dignità. No, non tutte le motivazioni sono idonee a facilitare ogni attività. Ecco, quindi, la necessità della "famosa" analisi motivazionale. Lo scopo finale di tale analisi è correggere le motivazioni dell'allievo per aiutarlo a raggiungere l'obbiettivo prefissatosi, attraverso: 1. l'eliminazione di quelle inadatte e 2. la sostituzione con altre che siano più idonee allo scopo (ed accuratamente personalizzate, affinché l'allievo le senta come proprie).

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