sabato 13 dicembre 2008

"Umanità" del Metodo Helix 4

Allora, imparare un'altra lingua può essere anche un percorso iniziatico. Non soltanto un esercizio per rallentare l'invecchiamento cerebrale o un modo per avere qualche punto in più per l'assegnazione di un posto di lavoro. Il nuovo sistema glottodidattico che è allo studio utilizza conoscenze e strategie di tipo neuropsicologico per migliorare il ricordo dei termini e della loro pronuncia ed inoltre per accelerare l'acquisizione delle funzioni e delle strutture grammatico-sintattiche della nuova lingua. Tale sistema non fa sconti sull'aspetto linguistico che viene insegnato in modo certamente integrale, ma diverso - e meno noioso - rispetto ai soli paradigmi tradizionali di declinazioni e coniugazioni. Soprattutto, per chi lo desidera, detta metodologia offre spunti di crescita e di maturazione personale cosicché lo studio della nuova lingua diventi esperienza "umana" e non solo un'esercizio di memorizzazione, in tutto simulabile da un qualsiasi "computer". E' ovvio che l'allievo riceverà le sollecitazioni in modo apparentemente casuale e sicuramente non "pesante". In altre parole, tutti i discorsi qui reperibili rappresentano il "dietro le quinte" del nostro sistema, che dev'essere obbligatoriamente conosciuto solo da chi voglia fare il docente secondo il nostro metodo, ma che non è necessario che sia sondato dall'allievo. Insomma, il nostro metodo ha uno sguardo complessivo del fenomeno Uomo, del fenomeno insegnamento/apprendimento e del fenomeno lingua. E proprio perché è frutto di una sintesi ad ampio spettro, il nostro sistema produce risultati rapidi, con minore fatica, persistenti (ovvero duraturi), e relativi ai più svariati ambiti del proprio essere. Per esempio, alcuni che l'hanno seguito a livello sperimentale hanno anche migliorato inconsapevolmente la propria capacità a memorizzare numeri e parole della propria lingua madre come pure di altre lingue che hanno voluto imparare successivamente da soli. Altri hanno riacquistato involontariamente una maggiore stabilità emotiva che ha fatto loro smettere l'assunzione di ansiolitici per dormire. Altri ancora si sono ritrovati capaci di capire gli altri (e d'altronde, cos'altro è un corso di lingue se non un imparare ad esprimersi e a comprendere un'altra cultura?...), sviluppando atteggiamenti più evoluti di compartecipazione al destino altrui. Tutto ciò senza mettere in discussione i credo personali di nessuno. Ripetiamo che si tratta solo di spunti, di stimoli, di sollecitazioni, mai di coercizione. Neppure a volerlo, neppure con l'ipnosi, si può modificare gli atteggiamenti e i convincimenti di fondo di una persona che non lo desideri. E questo, per ben noti meccanismi di autoprotezione, detti dinamiche di difesa. Anzi, spesso anche chi vuole modificare qualche lato di sé si può accorgere facilmente quanto gli sia difficile farlo. Pensiamo a chi vuole smettere di abbuffarsi ogni volta che si avvicina a del cibo e non ci riesce. Pensiamo a chi vuole smettere di fumare e non ci riesce. E pensiamo a chi si accorge di essere troppo sensibile, troppo vulnerabile, tanto da bloccarsi durante un esame eppure non riesce a cambiare tale sua "piega" mentale. Dunque, chi non vuole crescere, chi vuole solo conoscere una nuova lingua si ritroverà capace "solo" di parlare una lingua in più. E chi è pronto per o è alla ricerca di qualcosa di più probabilmente scorgerà anche degli strumenti per trovare - a modo suo - qualcos'altro. Scoverà altre tracce, tracce in più delle "antiche lettere" che gli permetteranno di ricuperare pezzi in più della propria ricchezza originaria, di avvicinarsi alla grande meta di ognuno, al "Sacro Graal" della propria realizzazione personale. In verità, quando spieghiamo questo aspetto insolito del nostro metodo alcuni danno segni di preoccupazione... (creato origginariamente il 16.3.2004, h. 18.37, modificato oggi)

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