lunedì 29 dicembre 2008

Favorire la costanza nello studio

Per favorire la costanza o continuità dell'allievo è importante: I) fargli percepire i risultati e II) evitare difficoltà non commisurate alla sua capacità di gestione.

I. I risultati devono avvenire: A) in modo riscontrabile dall'allievo e B) in tempi brevi. Ecco perché è importante all'inizio di ogni sezione o livello - all'inizio di ogni modulo - usare il sistema dell'"apprendimento prospettico" e cioè: 1) far sentire e poi far leggere il testo che verrà proposto alla fine di quel livello o sezione facendo scrivere all'allievo la sua traduzione - o per meglio dire il suo tentativo di traduzione - prima del testo ascoltato e poi del testo letto e 2) fargli tentare la traduzione di alcune frasi italiane che ripropongano parole e strutture di quella lezione "avanzata" nella lingua da studiare (anche qui facendogli scrivere i suoi "esperimenti"). Questi tentativi di traduzione bidirezionale devono venire conservati per poi riproporli all'allievo stesso quando si sarà raggiunta regolarmente la lezione in oggetto, cosicché egli possa raffontare personalmente i suoi progressi e ricavarne soddisfazione, incrementando la sua motivazione a continuare lo studio.

II. E' importante che l'allievo non incontri ostacoli insormontabili nel corso delle singole lezioni. Quindi, esse devono essere ben graduate. La presenza dell'insegnante facilita sicuramente l'assimilazione del testo anche non ben graduato perché egli può integrarlo a seconda delle difficoltà percepite dall'allievo. Soprattutto bisogna evitare che l'alunno cada nella ripetizione ossessiva della lezione difficile, nel tentativo di farsi entrare in testa le parole/strutture ostiche. Infatti, tale atteggiamento "violento" provoca stanchezza (specie se la si ripete con scarsi risultati). A propria volta, quest'ultima situazione può generare anche il passaggio - o meglio sarebbe dire "fuga" - ad altri testi (riviste, altri corsi,...) per darsi l'illusione di progredire ed avanzare nello studio, ma senza affrontare il testo problematico, che comunque resta necessario imparare. Questi due comportamenti pericolosi vengono da noi etichettati rispettivamente come "apprendimento ossessivo non costruttivo" e come "continuità apparente".

Nessun commento: