domenica 28 settembre 2008

Ricalibrare le mire dell'allievo

L'apprendimento può essere inficiato da mire troppo basse, consapevoli e volontarie oppure inconscie. Ci sono persone che imparano male una lingua perché ritengono che sia superfluo parlarle perfettamente (basta intendersi alla bell'e meglio...). Altre sono convinte di non avere proprio la possibilità di impararle perfettamente (c'è chi si considera smemorato e più in generale gli adulti sono rassegnati all'idea di non riuscire ad apprendere un'ottima pronuncia molto vicina a quella di un madrelingua). E' ovvio che, se sono convinto che basti una conoscenza approssimativa, non mi impegnerò quel di più che, invece, mi permetterebbe di esibire una buona padronanza della lingua (e magari solo con un di più di sforzi assai meno gravoso di quel che sembri). Ed è ovvio che se mi "etichetto" smemorato, avrò un motivo valido per non impegnare la mia memoria come potrei. Mi programmo sul minimo e così otterrò effettivamente il minimo. Facciamo un esempio più usuale. Avete mai conosciuto qualcuno che inizi a convincersi di non stare in salute, di avere qualcosa? Se fate caso, il soggetto comincerà ad avere effettivamente dei disturbi... La convinzione - anche se errata, anche se inconscia - influenza sempre la "prestazione".

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